preloadNicola Isendahl

Lasciare il lavoro: fatto! Pianificare l’itinerario di viaggio: fatto! Preparare lo zaino: fatto! L’Europa è un continente straordinario in grado di offrire sia comodità e benessere che stimoli e avventura. È la mia patria, eppure può essere anche anche completamente sconosciuto: queste sono alcune delle ragioni che mi hanno spinta a viaggiare da sola attraverso l’Europa per sette mesi, ma qual è il motivo principale che mi ha convinto a intraprendere il viaggio?

Ti sei mai chiesto quanto conosci i tuoi vicini? Magari ti è capitato di parlare con quelli del piano di sotto, ma forse perché si lamentavano del rumore. Ma la donna che abita alla porta accanto o la giovane coppia in fondo al corridoio? E che dire di quelli che abitano nella tua strada?

Alcuni potrebbero pensare che abbia deciso di viaggiare da sola per mettermi alla prova: beh, non ho nulla da dimostrare, non è la prima volta che lo faccio. Quando avevo 19 anni, durante i miei viaggi, mi sono sentita spesso rivolgere domande del tipo: “Davvero sei da sola? Una donna così giovane, in giro per il Sudamerica?”. A quei tempi non c’erano smartphone. C’ero solo io, da sola, per quattro fantastiche settimane in compagnia della mia fidata guida turistica sempre sottobraccio: era il mio motore di ricerca personale. Non c’era paragone con la tecnologia attuale: oggi Whatsapp, Facebook e Skype ci permettono di essere sempre connessi e in contatto con i nostri amici, sebbene virtualmente. Basta una semplice occhiata all’App di KAYAK per prenotare online hotel, ostelli, treni, autobus, gite turistiche e voli aerei. Pochi clic e in qualche minuto hai già organizzato il tuo viaggio per i quattro giorni successivi. Quindi, non è per mettermi alla prova e per “stare da sola” che ho deciso di viaggiare attraverso l’Europa per sette mesi, per quanto questo possa a prima vista sembrare il motivo.

Foto dell’autrice nel parco nazionale di Lahemaa © Nicola Isendahl

La ragione principale è molto più semplice: quello che ho già visto dell’Europa è stato semplicemente incredibile, ma ci sono ancora molti “vicini” che voglio conoscere. Ad esempio non sono mai stata in Polonia, nei paesi baltici, in Scandinavia, in Scozia o in Irlanda. Ancora una volta l’Europa mi offre comodità e benessere e al tempo stesso avventura e nuovi stimoli. Noi europei abbiamo un’identità comune, eppure siamo contraddistinti da grandi differenze: cibo, clima, territorio, lingua e usanze cambiano mano a mano che, lungo il viaggio, si oltrepassano i confini nazionali.

Come ho organizzato il mio viaggio

Sono tedesca e sono nata e cresciuta a Berlino. Quindi mi sono chiesta: da dove cominciare il mio viaggio? Delle 9 nazioni che confinano con la mia, sette le ho già visitate. Della mia lista di posti dove ancora non sono stata, la Polonia è la più vicina, distante solo poche ore: è da lì che ho intenzione di iniziare. Nel corso del mio itinerario da sola, pianifico di descrivere una curva che va da est a nord, e poi di attraversare la parte occidentale della Scandinavia in direzione sud, inseguendo il sole quando le terre del Nord vengono avvolte dalle ombre dell’autunno.

Screenshot dell’app di viaggio. Scatti da Riga, Helsinki, Tartu and Kuldiga © Nicola Isendahl

A dire il vero il Marocco non fa parte dell’Europa, ma se si presenta l’occasione di vedere nuovi paesi perché non coglierla? Inoltre, ho degli amici da andare a trovare lì. A dirla tutta, ho un sacco di amici a cui fare visita lungo la strada: a Stoccolma, Oslo, Dublino, Bristol, Parigi, Losanna, Barcellona, Madrid, Pamplona, Siviglia, e come ho già accennato, a Casablanca. A essere onesti, un’altra delle ragioni del mio viaggio, anche se non la più importante, è che ho intenzione di trovare un posto nuovo dove trasferirmi per qualche anno e iniziare un nuova avventura lavorativa in una città stimolante.

Ebbene sì, c’è anche questo sul piatto. Ho lasciato il mio lavoro, quindi ora è il momento di dedicare un bel po’ di tempo a riflettere e trovare la risposta alla domanda: “cosa fare adesso?”.
Quando a maggio ho iniziato il mio viaggio, mi hanno chiesto spesso se avevo intenzione di tenere un blog per documentare, o persino giustificare la mia decisione. Io però, non ho intenzione di portarmi appresso un dispositivo ingombrante solo per questo motivo. Anzi, l’unica cosa che voglio con me è il mio telefono. Inoltre, digitare lunghi articoli sulla tastiera di un cellulare può essere un molto fastidioso, e anche se alcuni ostelli dispongono di computer, delle cinque prenotazioni già confermate prima di partire, solo una offre di un tale servizio. Per questo motivo, ho optato invece per un diario di viaggio visivo, usando l’app gratuita journi. È un’ottima app, facile da usare e coinvolgente come Instagram o Facebook: offre la possibilità di condividere il tuo viaggio e organizzare in maniera semplice immagini e brevi testi collegati a una mappa di viaggio. I followers possono registrarsi tramite email o Facebook.

Delizioso pesce affumicato a Saaremaa, la più grande isola dell’Estonia © Nicola Isendahl

Naturalmente ci sono alcune cose che mi mancano mentre sono in giro, e dato che tengo fede allo stereotipo del tedesco, per me si tratta soprattutto di pane e birra di buona qualità. Ad ogni modo, dopo diversi secoli di influenza della cultura germanica in Polonia e in particolare in Lituania e Lettonia, non è una sorpresa che il pane e la birra da queste parti siano ottimi. E questo mi fa sentire a casa.

Piante carnivore nel parco nazionale di Lahemaa (Estonia del Nord) © Nicola Isendahl

Mentre mi spingo verso Est, incontro paesaggi naturali che mi lasciano a bocca aperta. A Białowieża ad esempio, si trova l’unica foresta primordiale rimasta in Europa, i cui alberi si innalzano in maniera impressionante oltre i 50 metri di altezza e mi riempiono il cuore di gioia. A Kuldiga in Lettonia, c’è la cascata più ampia d’Europa, alta solo due metri ma ampia circa 100. Uno spettacolo semplicemente eccezionale.

Foto di gruppo con le statue a Tartu, Estonia © Nicola Isendahl

Viaggiare da soli è veramente una sensazione unica. Certo, a volte mi piacerebbe avere qualcuno con cui condividere le mie impressioni, oppure poter bere un drink con un vecchio amico invece che con qualcuno conosciuto due ore prima nel dormitorio dell’ostello. Però garantisce anche molta libertà e un sacco di nuovi stimoli.

Come su un set di un film: palazzi variopinti a Poznań, Polonia © Nicola Isendahl

Per quanto riguarda i posto dove alloggiare, mi piace alternare sistemazioni vitali e frenetiche (come gli ostelli dove si incontrano persone di ogni tipo) ad altre più quiete e appartate (come piccoli B&B in campagna dove l’attività sociale è costituita da incontri con gatti e zanzare, o con un po’ di fortuna un daino o un castoro). Di solito, non mi fermo in un posto per più di quattro giorni e questo ritmo di viaggio funziona molto bene per me.

Visto che solitamente mi sposto utilizzando autobus, treni e traghetti, in genere mi organizzo con diversi giorni di anticipo quando voglio visitare zone più remote o lontane dagli itinerari turistici, e faccio lo stesso per quanto riguarda le traversate in traghetto. Per tutte le altre prenotazioni invece, vanno bene anche un solo un paio di giorni, specialmente se sei flessibile, non hai problemi a evitare le ore di punta (quindi a viaggiare molto presto o molto tardi) e l’idea di passare la notte in un dormitorio da 12 persone piuttosto che in un’ambita camera da 4 per sole donne non ti disturba affatto. In questo modo, si può viaggiare improvvisando e organizzandosi all’ultimo.

Street Art a Tartu, Estonia © Nicola Isendahl

Le attrazioni naturali

La penisola di Neringa: le spiagge bianche della penisola di Neringa, in Lituania, sono rinomate per la loro bellezza. Sono facilmente raggiungibili arrivando a Nida via autobus o traghetto e poi noleggiando una bicicletta, un’auto, oppure camminando per 15 minuti dalla laguna fino alla zona Est della penisola. Se poi vuoi aggiungere un’altra nazione alla lista di quelle che hai già visitato, dirigiti presso le dune di Parnidis: da qui puoi attraversare il confine ed entrare in Russia.


Le scogliere di Åland: a volte le cose che danno più soddisfazione sono quelle che richiedono più impegno…come ad esempio raggiungere le scogliere di Åland in sella a una bici con una marcia sola, superando 30 km di sentieri e attraversando controvento i frutteti di mele del Nord dell’isola. Ad ogni modo, le scogliere di granito rosa che appaiono alla vista sono talmente splendide da far recuperare le forze e fornire la motivazione necessaria ad affrontare l’ultimo tratto di strada.

Il parco naturale di Białowieża © Nicola Isendahl

Il parco naturale di Białowieża: a Białowieża si trova l’unica foresta primordiale d’Europa, della quale ad essere onesti non sospettavo nemmeno l’esistenza. A parte la temperatura, sembra proprio di trovarsi in una foresta tropicale con giganteschi alberi che superano i 50 metri di altezza. Un consiglio: attenzione alle zanzare!

Quale sarà la mia prossima tappa?

Molte persone sono pronte a scommettere che a un certo punto ne avrò abbastanza e che non riuscirò a portare a termine il mio proposito di viaggiare per 7 mesi. Io accetto volentieri queste scommesse, dato che non riesco nemmeno a immaginare che una cosa del genere possa accadere. Mi sorprendo piuttosto a pensare: “Oh no! Sono già a un terzo del viaggio… e non ho nessuna voglia che finisca!”.
In due mesi ho già visitato 6 paesi e incontrato lingue e culture diverse. Ho percorso 7.200 km (in media 115 al giorno), visto 33 città e innumerevoli foreste e laghi.

Lucchetti dell’amore a Breslau © Nicola Isendahl

In Polonia, ho incontrato un compagno di viaggio coreano; in Svezia un ex compagno di studi; lungo la strada un sacco di persone interessanti: appassionate guide turistiche, affascinanti compagni d’ostello, simpatiche signore anziane, americani, armeni, israeliani, irlandesi, olandesi, portoghesi, spagnoli, australiani, taiwanesi e tanti altri ancora.
Alcuni incontri sono stati piacevoli e altri meno, ma è comunque sorprendente quanti di questi siano stati pregni di significato e in grado di toccarmi nel profondo, nonostante sapessi che probabilmente non avrei più rivisto quelle persone. Quindi, per tornare al nocciolo della questione, quale sarà la mia prossima tappa?

Gabbiani a Helsinki © Nicola Isendahl

In questo momento mi trovo in quello che probabilmente sarà il punto più a Nord del mio viaggio. Da qui comincerò lentamente la discesa verso Sud, dalla Norvegia alla Danimarca e dal Nord della Germania all’Olanda. Poi una gita veloce al di là del mare per visitare Inghilterra, Scozia e Irlanda prima di ritornare sulla terraferma. Dal Sud dell’Italia prenderò un traghetto per la Catalogna e da lì attraverserò la Spagna fino raggiungere la costa occidentale, per poi scendere nel puntare verso Sud attraversando il Portogallo. A questo punto del viaggio sarà ormai dicembre e io avrò raggiunto la meta finale del mio viaggio, la terra dove ancora splende il sole: il Marocco.
Finora sono entusiasta della mia esperienza e non vedo l’ora di proseguire il mio viaggio per i prossimi cinque mesi!

Nota: I prezzi si riferiscono a ricerche effettuate su KAYAK.it in data 01.08.2017. I prezzi sono indicati in EUR. I prezzi dei voli si basano su risultati di ricerche per voli di andata e ritorno in classe economica. I prezzi per pernottamento in hotel si riferiscono al costo di base per una camera doppia. I prezzi possono cambiare o non essere più disponibili.

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